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Trenitalia: ripartizione Equipaggi IC

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Documenti - Trenitalia: ripartizione Equipaggi IC

1 Dicembre 2021

Si è concluso ieri in tarda serata l’incontro previsto tra le Segreterie Nazionali e Trenitalia sulla ripartizione Equipaggi IC con la decisione condivisa da entrambe le parti di avviare subito il confronto territoriale.

In apertura di riunione, il Direttore Business Unit IC, sottolineando che il numero dei treni del contratto di servizio IC rimane il 100%, conferma le azioni messe in campo nel 2021, focalizzate sulla qualità del prodotto e del materiale rotabile. L’Intercity è il treno di media-lunga percorrenza che collega i capoluoghi di provincia con le maggiori città, serve il pendolarismo ma questa estate è cresciuto molto nel leisure con forte domanda sulla linea adriatica, per il Sud e la Sicilia. Un mercato in ripresa, che ha già recuperato il 70% dei volumi precovid.

Il servizio pubblico di Trenitalia potrebbe subire un rilancio anche grazie al PNRR e si lavorerà concentrandosi sugli investimenti in materiale rotabile, disponibilità di ulteriori tracce commerciali e nuovi servizi dedicati al viaggiatore, mediante un progetto organico da proporre nella definizione del nuovo contratto di servizio.

Purtroppo, non ci sono state date risposte positive a ciò che il Sindacato denuncia da parecchi mesi. Inoltre continua l’ingiustificata ritrosia ad illustrare le strategie d’impresa che vengono più serenamente affidate ai giornali che ai rappresentanti dei lavoratori. Come sovente capita, non ci è stato dato un riscontro sulle assunzioni previste, sul numero dei capitreno e macchinisti oggi in formazione e sull’aggiornamento del sistema di assegnazione ferie.

Come ribadito nell’incontro con DBR, si è evidenziato all’Azienda l’impossibilità di fare un’analisi reale dei dati contenuti nelle informative consegnate, a causa di valori forniti che andrebbero resi più fruibili per una corretta lettura ed altresì decurtati dal numero di personale che è ancora in forza, ma che invece non risulta più ai treni (personale in funzioni superiori, inidonei, etc.). Per questo motivo, abbiamo riconfermato la richiesta di fornire dati concretamente utilizzabili per le dovute verifiche e dell’attivazione di un tavolo negoziale che affronti le problematiche della gestione del personale legate, a nostro avviso, dall’inattuale calcolo del coefficiente di sostituzione assenti utilizzato dall’azienda per la definizione del fabbisogno necessario.

In conclusione di riunione, in riferimento al confronto tecnico dei turni di servizio, le parti hanno condiviso di accettare il principio secondo cui il tavolo nazionale discute le proposte arrivate dai territori che abbiano trovato la sintesi e la condivisione di tutte le rsu che riguardano modifiche dei turni che interessano più impianti, impegnando l’azienda a riequilibrare alcune situazioni che presentano esuberi da un lato e carenze dall’altro,

rimandando al confronto dei tavoli territoriali tecnici le altre tematiche: modifiche giornate di impianto; problematiche refezioni; logistica e ferie, riserve, traghettamenti, tempi medi e accessori.

Si è chiesto, altresì, di affrontare una seria discussione, con le OO.SS., sull’attuale geografia degli impianti che eviti con i vari passaggi di ripartizione, spostando la produzione, lo svuotamento di alcune realtà ad oggi presenti sul territorio nazionale.

L’impegno assunto tra le parti è quello di fare decollare una contrattazione territoriale efficace con esplicita richiesta del Sindacato all’azienda di presentarsi ai tavoli con un budget di spesa che superi l’ingessatura dei cambi a “costo zero” con l’obiettivo comune di dare risposte adeguate alle criticità sollevate dalle rsu.

La riunione si è conclusa con la dichiarazione congiunta del Sindacato di non volere condividere le Flex normative presentateci, subito ritirate da Trenitalia.

Le Segreterie Nazionali

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