18 Dicembre 2013
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Lo sciopero nazionale del 16 dicembre ha registrato nella gran parte delle aziende di trasporto pubblico locale altissime percentuali di adesione di lavoratrici e lavoratori. La vertenza nazionale sul CCNL si inserisce in un quadro complessivo di crisi del settore nel quale, conseguentemente, si collocano numerose vertenze aziendali e territoriali.
Le lavoratrici e i lavoratori del trasporto pubblico locale hanno ancora una volta affermato, con l’adesione allo sciopero nazionale, l’esigenza di giungere in tempi rapidi al rinnovo del CCNL scaduto da oltre 6 anni.
Dopo gli incontri del 28 novembre e del 6 dicembre, risulta tuttora assolutamente inadeguata l’iniziativa assunta dal Ministero del Lavoro per quanto riguarda lo sblocco della trattativa contrattuale.
In merito all’incontro odierno, svoltosi presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sullo stato di elaborazione in sede di Conferenza Unificata (Governo, Regioni, Enti Locali) dei possibili interventi legislativi inerenti il finanziamento e l’assetto del settore, le Segreterie Nazionali riscontrano un percorso tuttora incerto, sia sui contenuti che sui tempi di attuazione.
Nei precedenti incontri presso il Ministero del Lavoro, Asstra e Anav hanno ribadito le solite, strumentali, dilatorie e provocatorie argomentazioni che in questi 6 anni hanno ripetutamente impedito l’instaurazione di un serio negoziato contrattuale e, per certi aspetti, determinato il regredire rispetto ad alcuni percorsi già condivisi in passato.
In sostanza Asstra e Anav hanno confermato: l’indisponibilità a collocare il negoziato contrattuale nel perimetro di applicazione del CCNL della Mobilità , come pure già da loro sottoscritto fin dal 2007 presso il Ministero del Lavoro e nel 2009 presso il Ministero di Infrastrutture e Trasporti; l’integrale finanziamento, a carico delle lavoratrici e dei lavoratori, del rinnovo contrattuale; l’assoluto disimpegno sui possibili tempi di ripresa, sviluppo e conclusione del negoziato contrattuale.
Nonostante da più parti si affermi il carattere strategico del settore da molteplici punti di vista (sociale, ambientale, economico e industriale), l’iniziativa politica di Governo, Regioni ed Enti Locali, risulta ad oggi inadeguata per una fattiva ripresa della trattativa contrattuale e per rimuovere le posizioni palesemente inaccettabili di Asstra e Anav.
La vertenza sul CCNL deve essere ulteriormente intensificata e per queste ragioni, dopo lo sciopero di 4 ore dello scorso 16 dicembre, Filt-Cgil, FIT-CISL, Uiltrasporti, Ugl FNA, Faisa-Cisal hanno proclamato per l’intera giornata del prossimo 5 febbraio lo sciopero nazionale della categoria, con il rispetto delle fasce di garanzia.
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