17 Marzo 2014
Ufficio stampa Cisl- Roma- 17 marzo- “La privatizzazione di un’azienda importate e dalle funzioni fondamentali per la sicurezza e l’assistenza al volo, qual è Enav, è un banco di prova per il Governo”. Lo dichiara in una nota il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni. “Per quanto ci riguarda non abbiamo posizioni di chiusura ideologica, vista la situazione economica del Paese, ma è chiaro che saremo d’accordo solo se saranno soddisfatte alcune condizioni. Come prima cosa chiediamo che la maggioranza del capitale rimanga in mano pubblica per motivi legati alla strategicità di questo asset. E’ poi di fondamentale importanza che l’accesso alla quota del capitale destinato alla vendita abbia delle barriere ben definite per impedire che vi sia acquisizione da parte di soggetti in chiaro conflitto di interesse, quali possessori di aeroporti, di vettori aerei o ad essi riconducibili. Non vi può essere il controllato con voce in capitolo nel capitale del controllore. Vogliamo, invece, che i lavoratori vengano direttamente coinvolti tramite il conferimento di una quota di azioni ai dipendenti: solo così, infatti, si potrà avere quella forma di democrazia economica che, come Cisl, proponiamo da sempre. Per questi ultimi due motivi, è evidente che il ricorso alla Borsa sia il metodo da seguire per portare a termine una fase molto delicata da tenere al riparo da pastrocchi di ventilate fusioni con altri Enti dell’aviazione civile che minerebbero alla base i fattori di reddito necessari”.