6 Novembre 2016
Il Segretario generale della FIT-CISL Antonio Piras interviene sul quotidiano Il Messaggero del 6 novembre e parla del rinnovo del contratto collettivo nazionale della Mobilità /Attività ferroviarie e del piano industriale di Ferrovie dello Stato Italiane.
“Chiediamo una rapida conclusione della trattativa”, dichiara Antonio Piras. E prosegue spiegando che è in stallo “per responsabilità di Agens, la parte datoriale”.
“Lo stop è avvenuto a un passo dalla firma – spiega il Segretario generale – e su tre punti: il sistema degli appalti dei servizi, la partecipazione dei lavoratori alle scelte dell’azienda e la parte economica. Sugli appalti Agens pretende di applicare al settore, che include attività core come le pulizie, la ristorazione e l’accompagnamento notte, le regole del Jobs Act anche ai lavoratori assunti prima dell’entrata in vigore della norma,e ciò comporterebbe, di fatto, una maggiore precarietà nel settore”.
La preoccupazione della Fit è anche sul piano industriale di Fs: “Abbiamo dei dubbi sull’arco temporale di sviluppo del piano, sicuramente troppo lungo; le modalità di superamento del gap infrastrutturale nord-sud; la sostenibilità della mobilità integrata così come è stata pensata; l’entità degli investimenti per i treni dei pendolari e per il merci e infine siamo contrari allo scorporo e alla privatizzazione delle Frecce”.