11 Febbraio 2016
Il 3 febbraio scorso, è’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7 dicembre 2015, che modifica il DPCM 11 marzo 2013, relativo ai criteri di riparto del Fondo nazionale per il trasporto pubblico locale.
La modifica interviene in seguito alla Conferenza unificata Stato Regioni, del 24 settembre 2015, in cui le regioni hanno rappresentato l’esigenza, per ragioni di certezza della finanza regionale e per garantire la corretta prosecuzione dei servizi di trasporto pubblico locale programmati per il 2015, di differire al 2016 gli effetti, in termini di eventuali decurtazioni, dell’applicazione dell’art. 3 del DPCM 11 marzo 2013, relative al mancato raggiungimento degli obiettivi di efficientamento e razionalizzazione richiesti.
Il DPCM in oggetto, accogliendo quanto riscontrato in sede di Conferenza Stato Regioni, sposta le decurtazioni in avanti di un anno rispetto al momento della verifica del mancato raggiungimento degli obiettivi richiesti.
In sostanza le decurtazioni delle risorse finanziarie, accertate a seguito del mancato raggiungimento degli obiettivi di efficientamento e razionalizzazione della programmazione e gestione del complesso dei servizi di TPL anche ferroviario, sono applicate all’anticipazione, prevista dall’art. 16 -bis ,comma 6, del decreto-legge n.95/2012 ( come integrato e modificato dall’art. 1 comma 301, della legge n.228/2012), pari al 60% dello stanziamento del Fondo, relativa all’anno successivo a quello in cui è effettuata la verifica del raggiungimento degli obiettivi stessi.
Tale disposizione trova applicazione anche con riferimento alle risorse del Fondo nazionale ripartite nell’anno 2015.
Trasmettiamo in allegato il testo del DPCM in oggetto.