9 Giugno 2020
Il Comitato Aziendale di RFI per il contenimento della diffusione del Coronavirus, riunitosi in data odierna, si è soffermato su 2 aspetti particolarmente importanti per garantire la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro:
sul primo aspetto, spesso oggetto di critiche da parte del Sindacato per l’insufficiente coordinamento tra le Direzioni Produzione e Circolazione e la poca chiarezza nelle modalità di rilevamento della temperatura, la Società ha presentato una procedura unica che uniforma tempi, modalità e criteri sia per il settore Manutenzione che per la Circolazione. Nello specifico in tutti gli Impianti
dove sono presenti più di 4 agenti si rileverà con Thermoscanner la temperatura corporea. Questo sarà possibile per i Posti Centrali, i Grandi Impianti e le Unità Manutenzione di dimensioni significative con colonnine fisse, mentre per il resto si provvederà con Thermoscanner manuali. Il personale impiegato sarà , di norma, personale di RFI debitamente formato, mentre
sull’approvvigionamento dei dispositivi i tempi di acquisto sono slittati a causa dalla necessaria certificazione.
In merito al secondo argomento, a valle dell’accodo regionale per l’ONAE di Bologna, il Comitato ha approfondito i tempi di avvio della produzione di mascherine chirurgiche e FFP2, rilevando alcuni ritardi rispetto a quanto in una prima fase assicurato da RFI. Il Responsabile – Ing. Del Prete – ha tenuto a ricordare gli sforzi fatti e le difficoltà negli approvvigionamento delle materie prime, oggi superate da un accordo commerciale con un consorzio di Prato che garantirà il puntuale rifornimento dei materiali. Le mascherine chirurgiche sono già in attesa di certificazione e si ipotizza per fine giugno una produzione giornaliera di 50/60 mila pezzi, mentre per la seconda linea di produzione (FFP2) i tempi di produzione slitterebbero alla terza decade di luglio. Sulla distribuzione, Del Prete conferma la gestione in capo a Protezione Aziendale e la confezione delle mascherine in pacchetti di 10/15 pezzi.
A richiesta sindacale la Società ha confermato che non si sono registrati altri casi di positività tra i dipendenti e che molti dei 54 colleghi colpiti sono in via di completa guarigione.
Il Sindacato ha posto i temi:
a) della ripresa delle attività che devono essere accompagnate nella Circolazione con l’eliminazione delle economie attuate e il ripristino delle risorse concordate per garantire la produzione, mentre nella Manutenzione con la definizione di piani di attività più contenuti rispetto a quelli presentati a livello territoriale in quanto risultano molto pesanti e rappresentano una inopportuna accelerazione vista la carenza di DPI. Questo sta creando criticità relazionali e rischi di conflittualità in più di un territorio;
b) dell’approvvigionamento dei DPI e della durata degli stessi, con particolare riferimento all’utilizzo delle mascherine chirurgiche che in molti casi non possono essere tenute per l’intero turno di servizio;
c) delle sanificazioni in generale ed in particolare delle stazioni disabilitate, soprattutto laddove nei cantieri complessi il personale entra ripetutamente nei locali e nelle sale relè per le necessarie visite di controllo.
d) della necessità di effettuare più assidui controlli della corretta applicazione da parte delle imprese appaltatrici delle misure di prevenzione anti contagio all’interno dei cantieri di lavoro.
La Società ha ribadito che allo stato l’approvvigionamento di mascherine, gel ed occhiali prosegue e viene settimanalmente implementato, mentre riconosce difficoltà nell’acquisto dei guanti.
Sulla sanificazione darà apposite disposizioni affinché i Piani di Attività tengano conto delle necessità di intervento negli impianti disabilitati come chiesto dalle OO.SS.. Per la ripresa delle
attività in Circolazione e Manutenzione, RFI ha assicurato la necessaria attenzione a garantire progressività e adeguati presenziamenti negli impianti e di effettuare maggiori controlli sul rispetto delle norme per il contrasto e il contenimento della diffusione del covid-19 nei cantieri di lavoro con presenza di personale di imprese esterne impiegando maggiormente i Direttori Lavori e i Coordinatori Sicurezza in fase di Esecuzione.
A margine il Comitato ha toccato il tema della formazione a distanza e delle attività di smart-working, argomenti che formeranno oggetto di un apposito incontro con le Segreterie Nazionali.
Roma, 01 giugno 2020
Le Segreterie Nazionali