28 Luglio 2016
“Siamo soddisfatti per questo risultato che, in un periodo di crisi mondiale, per quanto ci riguarda, è solo l’inizio. A partire dai prossimi mesi il gruppo FS dovrà prepararsi a gestire un significativo ricambio generazionale per assicurare la produzione e per vincere le sfide annunciate dai suoi vertici. Quella delle assunzioni è una battaglia che la FIT-CISL porta avanti da anni e non ci fermiamo certo qui”, con queste parole Salvatore Pellecchia, Segretario nazionale della FIT-CISL, annuncia due accordi appena firmati tra i sindacati e le Ferrovie dello Stato Italiane, che prevedono, tra le altre cose, 360 nuove assunzioni.
“Fs è il più importante player nazionale della mobilità – spiega Salvatore Pellecchia – e il suo ruolo è continuamente in crescita sia in Italia sia all’estero. Sono lontanissimi i tempi in cui era un’azienda che non stava in piedi e i risultati raggiunti sono anche merito del ruolo che il sindacato ha svolto in questi anni e del grande contributo dei lavoratori, che sono l’anima delle società del gruppo. Ora Fs si unisce ad Anas, acquista le ferrovie greche e punta ancora più in alto. In circostanze simili il blocco delle assunzioni è un non senso dannosissimo. Gli accordi firmati oggi invertono la tendenza e non possono che essere un primo passo, perché il fabbisogno dell’azienda è molto più alto. Da parte nostra continueremo a lavorare in questa direzione”.
“Con i due accordi – spiega Gaetano Riccio, Coordinatore nazionale della FIT-CISL per la Mobilità ferroviaria – è stato rinnovato il fondo di accompagnamento a pensione, per cui prevediamo circa 400 uscite volontarie. Il fondo gestirà chi è prossimo alla pensione e non ha più i requisiti fisici per fare lavori tecnici e chi è impiegato in settori interessati da importanti innovazioni tecnologiche. Le assunzioni saranno fatte in manutenzione infrastrutture, manutenzione rotabili, assistenza commerciale a bordo treno e nei ruoli tecnici alti, per cui si cercheranno laureati e diplomati esperti”.
“A margine di questa riunione – conclude Gaetano Riccio – ci è stato fatto il punto sulla costituzione del nuovo polo della logistica e delle merci ‘Mercitalia’. Ci è stato spiegato che sono previsti investimenti significativi che non hanno riscontro con il passato e che interesseranno il rinnovo del parco del materiale rotabile e degli impianti. Ci sono state date anche le prime garanzie sulle tutele del personale che da Trenitalia confluirà in Mercitalia, ma aspettiamo di saperne di più e di firmare i relativi accordi”.