14 Settembre 2011
«È necessario dotare il settore del Trasporto Pubblico Locale di uno strumento per la gestione delle politiche attive del lavoro che accompagni le crisi e i processi di riorganizzazione del comparto». Su questo punto si sono trovate d’accordo le parti sociali, le Associazioni datoriali e le Organizzazioni sindacali firmatarie del Contratto collettivo nazionale del lavoro di settore, riunite nel tardo pomeriggio di lunedì scorso presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla presenza dei rappresentanti del Governo.
Le parti hanno indicato alla delegazione ministeriale la data del 19 settembre, lunedì prossimo, per avviare il confronto, sensibilizzando le Regioni, le Confederazioni delle aziende e delle organizzazioni sindacali, affinché ognuno secondo le proprie responsabilità agevoli questo percorso.
La FIT-CISL ha chiesto in più occasioni la creazione di uno strumento che incoraggi il rilancio industriale del settore, che garantisca l’erogazione delle risorse e una loro adeguata allocazione, nella direzione del miglioramento del servizio e dell’ottimizzazione dei costi di gestione, tramite l’accorpamento delle oltre 1200 aziende esistenti.
«Questo intervento si rivela importante all’interno del Tpl, che non dispone di ammortizzatori sociali, né di strumenti che possano essere idonei e sostenibili economicamente, e soprattutto è indispensabile in un momento di crisi come questo, aggravato dalle recenti misure economico-finanziarie», ha sottolineato il Segretario generale FIT-CISL Giovanni Luciano.
La proposta di creazione di uno strumento di controllo e gestione dei processi di crisi del Tpl era già stata presentata nell’ambito del convegno seminariale del maggio scorso “Muoviamoci! Verso un nuovo sistema del Trasporto Pubblico Locale in Italia”, promosso dalla Federazione Italiana Trasporti della Cisl, alla presenza del Ministro dei Trasporti Altero Matteoli e del Segretario generale Cisl Raffaele Bonanni.
«Certo con questi tagli la situazione è ingestibile e va recuperata. Solo per fare qualche esempio, la Regione Liguria si è dichiarata pronta a rimettere la delega nelle mani dell’esecutivo a causa dei tagli del 75% al trasporto pubblico locale conseguenti alla manovra. Il presidente della Conferenza delle Regioni Errani ha la stessa posizione. Formigoni è pronto a rimettere al Governo i contratti firmati con Trenitalia, visto il prosciugamento in manovra di 266 milioni di euro destinati al Trasporto pubblico locale della Lombardia. In un quadro esasperato come questo, e a fronte dei tagli inaccettabili della manovra, la nostra iniziativa è un elemento positivo e propositivo e rappresenta una prima soluzione concreta che va sostenuta dalle parti sociali e dal governo. La Fit è comunque mobilitata contro l’entità dei tagli», ha concluso Luciano.