28 Gennaio 2012
«I comandanti italiani vengono presentati come incoscienti che mettono a repentaglio la vita di migliaia di persone per il sorriso di una passeggera o per dimostrare coraggio. La realtà ben diversa». Così hanno scritto in un comunicato unitario dei dipartimenti marittimi dei principali sindacati di categoria, Filt-Cgil, FIT-CISL e Uiltrasporti, esprimendo «sconcerto» per le affermazioni fatte nel corso della conferenza stampa di ieri a Genova da Usclac-Uncdim – il sindacato dei Capitani Lungo Corso al Comando e dei Capitani Direttori di Macchina – sull’incidente della Costa Concordia.
I marittimi di Cgil, Cisl e Uil hanno subito contestato alcune dichiarazioni definite «sconvolgenti», come quelle sulla pratica dell’inchino descritta da Usclac-Uncdim come «una stupidaggine che si fa per far divertir le passeggere» o addirittura «per dimostrare coraggio».
«I nostri comandanti – hanno ribadito invece le organizzazioni sindacali dei marittimi di Filt-Cgil, FIT-CISL e Uiltrasporti – sono conosciuti nel mondo per preparazione professionale, serietà , senso del dovere. E non a caso le più grandi compagnie di navigazione li utilizzano. Potremmo parlare di Princess Cruises, Carnival (CCL), Carnival UK, RCCL, MSC, Silversea, ove decine di loro si sono meritati fiducia e rispetto». Secondo i sindacati dei marittimi, «i nostri comandanti sono fra i migliori, eredi di una tradizione antica e massima espressione della cultura marinara del nostro paese».