18 Marzo 2013
“È una chiara responsabilità delle Regioni la conferma dello sciopero del tpl per il prossimo 22 marzo”, con queste parole Giovanni Luciano, Segretario generale FIT-CISL spiega le ragioni della protesta, che durerà 24, ore a sostegno della vertenza per il rinnovo del Ccnl fermo da cinque anni.
“Nonostante il gran lavoro svolto dal Governo, in special modo dal vice ministro Martone – continua Luciano – per trovare la soluzione ad una situazione ormai incancrenita anche dall’ostinazione di Asstra e di Anav, le Regioni negano la destinazione della quota dovuta al trasporto locale dal Fondo perequativo. Si tratta di quasi un miliardo e mezzo di euro sui sei e mezzo destinati al settore a valle dei pesanti tagli che il trasporto locale ha subito nel corso degli ultimi tre anni.
L’atteggiamento delle Regioni sembra quasi una vendetta contro il Governo reo, a loro dire, di aver creato un Fondo nazionale per il tpl al quale si attinge anche dimostrando comportamenti virtuosi.
Evidentemente poche regioni possono stare tranquille in tal senso. Ora però il comodo alibi di scaricare sui tagli centrali viene meno. Le Regioni dicano ai cittadini e ai lavoratori perché sottraggono le risorse del tpl al tpl. Lo sciopero lo vogliono loro se non chiariscono questo punto. Se ci fosse la dichiarazione di destinazione vincolata, la vertenza potrebbe concludersi in fretta e senza scioperi. Più servizio e più lavoro, questo vogliamo. Le Regioni invece cosa vogliono?”