3 Settembre 2010
Gli investimenti insieme con l’adeguamento tecnologico dei mezzi per le FS non dovrebbero essere ostacolati da continui e stucchevoli ricorsi amministrativi che finiscono inevitabilmente per ritardare l’innovazione e nuocere alla concorrenza e al mercato. È questo il commento del Segretario Generale della FIT-CISL Claudio Claudiani in merito alle notizie rilanciate dalle fonti di informazione circa la sospensione decisa dal Tar del Lazio della gara per i nuovi treni ad alta velocità del gruppo FS.
Il riproporsi in Italia di quella che ormai può essere considerata una consolidata prassi di routine di ricorsi e controricorsi amministrativi in tema di infrastrutture, di trasporti, di gare e di appalti non fa – precisa Claudio Claudiani – che allontanare il Paese da quella modernizzazione che ne costituisce un elemento fondamentale e che già oggi pone seri problemi di competitività in ambito europeo e internazionale.
Occorre garantire rispetto ai processi di liberalizzazione nei trasporti – conclude il Segretario Generale della FIT-CISL – una reale e leale concorrenza, senza frenare l’ innovazione delle società pubbliche, consentendo che i privati si avvantaggino di ulteriori perdite di tempo o lungaggini burocratiche. Il mercato regolato e trasparente ha bisogno di scelte rapide e di investimenti, quelli pubblici non possono indiscriminatamente essere messi in forse da processi burocratici, sovente dovuti non a questioni di merito, bensì ad un improprio senso di competizione. I tribunali se proprio debbono essere chiamati a decidere lo facciano, almeno in questi casi di indubbia utilità pubblica, in tempi rapidissimi.