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ETF Ground Staff Committee 2 Marzo 2016 a Roma

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Documenti - ETF Ground Staff Committee 2 Marzo 2016 a Roma

15 Marzo 2016

ETF Ground Staff Committee
2 Marzo 2016 a Roma

Il 2 Marzo nel nostro Centro Studi FIT CISL di Via degli Anamari a Roma, è stato ospitato l’incontro internazionale ETF dei rappresentanti sindacali europei del personale di terra aeroportuale.
In una gremita sala, le delegazioni provenienti da diversi paesi come Svezia, Norvegia, Danimarca, Spagna, Francia, Austria, Germania, Regno Unito, Bulgaria, Ungheria ed altri ancora, hanno condiviso le diverse esperienze delle proprie realtà .
La delegazione italiana era ben rappresentata, erano presenti, infatti, anche colleghi della CGIL e della CISL provenienti da diversi aeroporti italiani, nonché, in qualità  di ospiti, rappresentanti dell’UGL.
Dopo una breve presentazione dei presenti ed il rituale di benvenuto, si è entrati nel vivo dei lavori secondo quanto programmato in agenda.
Il segretario politico ETF dell’Aviazione Civile nella persona di Francois Ballestero ed il suo assistente Josef Maurer, hanno aggiornato i partecipanti sul progetto Ground Handling. Tale progetto, sovvenzionato dalla Commissione Europea, volto allo studio dell’attuale situazione del mercato liberalizzato dei servizi di handling nei vari aeroporti comunitari dei 28 Stati membri, avrà  una durata di due anni e si dividerà  in due parti, una focalizzata sugli aspetti giuridici e contrattuali, ed un’altra relativa allo status sociale del lavoratore: una mappa sui diritti sociali, sulle qualifiche, sull’addestramento del personale utilizzato e sulla qualità  dei servizi erogati alla clientela. I dati che emergeranno saranno molto importanti per migliorare l’attuale situazione lavorativa nelle sedi europee.
Per la realizzazione del progetto sono stati scelti dei consulenti esterni: per gli aspetti legali è stata coinvolta la “Syndex”, una società  di consulenza esperta nella raccolta di informazioni sullo stato dei diritti sociali e sugli accordi nazionali che avvierà  lo studio in 5 Paesi (tra cui l’Italia); per la raccolta dati sullo stato delle qualifiche e sull’addestramento del personale nonché sulla qualità  dei servizi, è stata scelta la società  “STC-GROUP”, una delle più esperte del settore.
Ci si aspetta molto da questo progetto europeo perché ETF utilizzerà  tutte le informazioni utili che ne deriveranno per influenzare e pressare le istituzioni europee al fine di migliorare le attuali condizioni sociali dei lavoratori.
Nell’ultima revisione della Direttiva europea sul mercato dei servizi aeroportuali, che fu però bloccata al Consiglio Europeo dei Ministri qualche anno fa, e poi ritirata dalla Commissione propositrice, secondo fonti europee, vi erano norme sociali troppo favorevoli per i lavoratori, che furono approvate dal Parlamento, ma vennero osteggiate dalle lobby delle compagnie aeree in quanto queste, avrebbero preferito norme più liberiste.
In tale revisione erano passati aspetti che tornavano utili alle nostre Autorità  italiane le quali, senza doversi adoperare più di tanto, vista la loro scarsa volontà  ed influenza, avrebbero potuto imporre a tutti gli operatori aeroportuali la clausola sociale e l’applicazione del contratto di settore in maniera obbligatoria.
Su questo argomento i rappresentanti italiani hanno aperto un dibattito, ben sapendo quali e quante difficoltà  si sono dovute affrontare in Italia, attraverso forzature sindacali, per raggiungere condizioni sociali migliorative secondo forme pattizie e contrattuali con le controparti e non tramite forme legislative “erga omnes”.Ballestero ha ricordato ai presenti che tutti i Ministri europei compreso quello italiano, con la sola esclusione di quello austriaco, a suo tempo si pronunciarono fortemente contrari ad accogliere in forma obbligatoria la clausola sociale e gli altri contenuti sociali, ostacolando così l’iter istituzionale europeo della revisione della Direttiva.
La discussione si è poi spostata sulla possibilità  di una revisione ed aggiornamento degli articoli riguardanti le attività  aeroportuali previste dal Regolamento di base EASA (Agenzia Europea per la prevenzione e sicurezza nel trasporto aereo) n.216/2008, che istituì le norme per il funzionamento delle attività  stesse.
ETF ha esteso ai presenti il suo auspicio di raggiungere per il personale di terra aeroportuale, una certificazione basata su requisiti standard per addestramento e qualifiche, atta a mantenere nel tempo un adeguato livello di competenza e di professionalità . Altro aspetto molto interessante che ha dato vita ad una proficua discussione, è la volontà  di avere un minimo garantito di staff operante sottobordo che possa variare a seconda dalla tipologia degli aeromobili serviti. Questo tema è decisamente importante per determinare i numeri per la clausola sociale e per monitorare la qualità  standard dei servizi.
Inutile dire che le proposte sulla revisione degli articoli del suddetto Regolamento saranno fortemente osteggiate dalle compagnie aeree, in particolare dalle lowcost, le quali hanno tempi strettissimi di turnaround e non vogliono alcuna restrizione in merito. ETF raccoglierà  comunque i suggerimenti e le proposte di modifiche che giungeranno dai vari colleghi europei, per presentare una proposta finale alla Commissione Europea.
L’agenda dei lavori è proseguita con una disamina della situazione nazionale dei vari Paesi presenti all’incontro in ambito aeroportuale.
Quasi tutti hanno sottolineato le difficoltà  e le aggressioni che i lavoratori subiscono da parte delle aziende, le quali, per tenere il passo con tariffe basse offerte ai vettori clienti, utilizzano uno spietato dumping sociale e salariale.
Ballestero si è fatto poi portavoce di una richiesta di informazioni che giunge da parte di alcuni professori e ricercatori di università  inglesi, per uno studio sulle varie forme contrattuali precarie che vengono utilizzate nel settore. Ha chiesto quindi quali Paesi fossero interessati a collaborare in tal senso. Hanno quindi aderito Spagna, Germania, Regno Unito ed Italia.
Altro punto posto all’ordine del giorno relativo alla multinazionale Aviapartner che ostacola fortemente le relazioni sindacali nei vari Paesi dove opera, è stato affrontato con molto interesse da parte dei presenti. Qualche mese fa ETF scrisse al CEO Aviapartner, Laurent Levaux, una lettera di richiesta incontro, ma ad oggi non ha avuto nessun riscontro. Nel merito, i partecipanti hanno dato mandato a ETF di organizzare una teleconferenza con i rappresentanti sindacali nazionali dei lavoratori Aviapartner nel più breve tempo possibile, per poter decidere iniziative unitarie atte a rimuovere l’attuale stato di stallo dovuto alla non volontà  del management di costruire relazioni industriali.
E’ stata infine fortemente rammentata la campagna “Fair Transport Europe” che ETF sta portando avanti con una raccolta di firme online affinché la Commissione Europea possa vigilare per realizzare una concorrenza leale nel settore dei trasporti e affinché venga garantita la parità  di trattamento dei lavoratori, indipendentemente dal loro paese di origine, e si eviti così il continuo dumping sociale subìto dagli addetti del settore dei trasporti anche a danno della qualità  dei servizi, della sicurezza dei passeggeri e delle merci.
Ricordiamo il link dove poter firmare : https://www.fairtransporteurope.eu/

L’incontro si è concluso con l’appuntamento al prossimo Ground Staff Committee che si svolgerà  a Bruxelles nella sede ETF il 14 Giugno prossimo.
Possiamo dire che si è registrata nell’incontro una forte volontà  di condivisione delle varie esperienze al fine di mettere a fattor comune questo delicato periodo di crisi che stanno vivendo i lavoratori aeroportuali europei sulla propria pelle.
I colleghi europei unanimemente hanno voluto esprimere il totale apprezzamento alla FIT-CISL per la cura della perfetta organizzazione dell’evento e per la buona atmosfera che ha caratterizzato una ottima riuscita dell’incontro.

Luigi Mansi
Dipartimento Nazionale FIT CISL-Trasporto Aereo
ETF Ground Staff Committee

Roma, 3 marzo 2016

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