7 Aprile 2011
“Prima di mettere altre gabelle, Ryanair dovrebbe restituire i soldi che indirettamente tutti gli enti locali di questo paese gli forniscono per fare una sleale concorrenza con tutti gli altri vettori che rispettano le leggi sia per quanto riguarda le assunzioni del personale sia per quanto attiene ai comportamenti sulle basi”. Franco Persi, coordinatore nazionale del trasporto aereo della Fit, commenta così la notizia che i bookmakers inglesi, dopo l’introduzione a partire da lunedì scorso di una tassa di 2 euro a passeggero per finanziare i costi legati alle cancellazioni ed ai ritardi dei voli e quella, a partire da ottobre, che prevede voli senza bambini ma a prezzi più alti, hanno aperto le scommesse sulla prossima tassa che la compagnia aerea farà gravare sui passeggeri.
“L’Enac ed il ministero dei Trasporti devono prendere in mano la situazione -aggiunge -perché il fare accordi con gli aeroporti, con gli enti locali e le società di gestione, da cui riceve finanziamenti indiretti, per me è concorrenza sleale. Poi, magari – rincara – il sindacato è costretto ad arrampicarsi sugli specchi per trovare soluzioni alle condizioni deficitarie di molti vettori di questo Paese”.
Un esempio? “Abbiamo Meridiana – ricorda Persi – che ha messo in mobilità circa 900 persone in ragione di una condizione societaria abbastanza critica. Stiamo trattando per l’apertura della cassa integrazione e sfoltire gli organici. Se, però, il sindacato dà una mano per sostenere i vettori nazionali e poi gli enti locali distribuiscono i denari dei cittadini italiani per far volare Ryanair sui loro aeroporti, il nostro sforzo è inutile. E’ come se i vettori nazionali volassero con un’ala sola mentre Ryanair di ali ne ha addirittura quattro. Basta pensare che a marzo ci siamo visti con il presidente della Regione Sardegna Cappellacci per trovare soluzioni alla vertenza Meridiana, ed il giorno dopo la commissione Attività produttive della Regione Sardegna ha deliberato di destinare 24 milioni di euro agli aeroporti in funzione di agevolazioni per Ryanair”.
Il messaggio è chiaro: prima Ryanair applichi i contratti, prima rispetti le norme e poi potrà continuare con le sue trovate pubblicitarie. Perché tali sono, dal momento che la maggior parte di esse non sono applicabili. “Vietare voli ai bambini, ad esempio – spiega Persi – violerebbe delle regole del trasporto aereo. Tant’è che se non fosse solo una boutade del primo aprile l’Enac dovrà intervenire sulla compagnia. E comunque – aggiunge il sindacalista – interverremo anche noi come sindacato che ha come riferimento i valori del cattolicesimo e della solidarietà “.
E, a proposito d’intervento sindacale, Persi assicura che la guardia resta alta anche sul fronte della sicurezza, in particolare in riferimento al personale di volo di Alitalia impiegato nei voli da e per il Giappone. “C’è uno stretto coordinamento tra il vettore, il sindacato e l’ambasciata italiana a Tokyo. Al momento, per precauzione, i voli sono stati spostati su Osaka, e comunque, nel momento in cui si dovesse tornare su Tokyo, preventivamente saranno fatte tutte le analisi necessarie in stretto coordinamento tra Enac, organizzazioni sindacali e Alitalia, con la supervisione dell’ambasciata italiana a Tokyo”.
Un’ultima battuta Persi la riserva al trasporto aereo nel suo complesso. “Un settore – dice – su cui occorre metter mano al più presto, a partire dalla classificazione degli aeroporti. Questo Paese, o si dota di un sistema aeroportuale efficace ed efficiente – conclude – o, se continua a moltiplicare gli scali sperperando denaro pubblico, non saremo più in condizione di salvare il sistema del trasporto aereo una seconda volta”.