5 Ottobre 2012
Il trasporto aereo italiano oltre ad essere fragile deve fare i conti con posizioni dominanti del mercato nelle low cost garantite da anni di insipienza e colpevole silenzio. È quanto rileva il Segretario Generale della FIT-CISL Giovanni Luciano in merito alle dichiarazioni del Sottosegretario dei trasporti Guido Improta rilanciate dagli organi di informazione.
È un fatto indubbiamente positivo che il Governo si accorga oggi dopo anni di denunce, allarmi del sindacato, di compagnie aeree, associazioni e operatori di quanto complessa sia diventata la situazione di Ryanair nel sistema del trasporto aereo italiano.
Anni ed anni di apparente laissez-faire – ribadisce Giovanni Luciano – hanno finito per alterare la competitività del mercato nazionale delle low cost, in totale spregio delle norme e dei diritti dei lavoratori.
Non pagare i contributi, non versare le tasse in Italia e godere di sovvenzioni pubbliche da parte degli aeroporti per le rotte interne per servizi di trasporto nazionale – sottolinea Giovanni Luciano – è diventato un boomerang. Ora il Governo si accorge di quanto sia indispensabile intervenire, ma al tempo stesso di come ciò sia difficile per le quote di mercato che questa compagnia si è conquistata con mezzi che, sotto gli occhi di tutti, alterano proprio quella libera concorrenza cui solo a parole si dice ispirata.
Noi che per primi ci siamo opposti a questa distorsione – conclude il Segretario Generale della FIT-CISL – auspichiamo interventi incisivi quanto equilibrati che consentano, nel rispetto di tutte le regole, un pari accesso al mercato. Ciò sarà un grande successo per il trasporto aereo italiano, per i lavoratori e per tutti i viaggiatori, che avranno riconosciute le stesse garanzie di qualità , sicurezza e accessibilità , senza dover chiamare Dublino per ricevere una semplice informazione.