21 Luglio 2015
Il 15 giugno 2015 in sede confronto con Ntv su indennità PdM, Pronta disponibilità in turno (PdT) e sistema provvigionale per il personale di bordo e delle stazioni, di fronte a una “Ipotesi di accordo 15 luglio 2015″ poco chiara, non abbiamo ritenuto opportuno, nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori, accogliere la richiesta perentoria di Ntv di firmare il documento proposto.
I rappresentanti di Ntv, sebbene i contenuti dell’accordo sarebbero stati comunque applicati dal 1° ottobre 2015 (e cioè fra due mesi e mezzo), non hanno accettato la richiesta della FIT-CISL di aggiornare l’incontro al giorno successivo per sistemare, se necessario, gli aspetti poco chiari o comunque contraddittori rispetto alla documentazione presentata da Ntv il 18 giugno 2015.
A confermare che le perplessità della FIT-CISL sulla chiarezza dei contenuti dell’ipotesi d’accordo sono fondate è la stessa azienda a poche ore dalla firma.
Il 17 luglio 2015 alle ore 16:33 ci è pervenuta, da parte della società Ntv, la seguente comunicazione «con riferimento all’ipotesi di accordo consegnata in data 15 luglio 2015 e, in particolare, a quanto previsto all’articolo 2. (Pronta Disponibilità in Turno per il Personale di Macchina, Train Manager e Train Specialist), comma 2., si precisa che l’assegnazione di un “mancato impiego” su una giornata di PDT sarà effettuata solo su esplicita richiesta del dipendente o, comunque, previo accettazione da parte dello stesso.»
Il 20 luglio 2015 alle ore 15:01 ci è pervenuta un’altra comunicazione da parte della società Ntv contenente altri chiarimenti (sei schede) riferite esclusivamente a uno solo dei punti dell’ipotesi d’accordo (Indennità di assenza dal distretto di assegnazione).
Le precisazioni aziendali e i vari comunicati tesi a puntualizzare, chiarire, spiegare, specificare, i contenuti della neonata “Ipotesi di accordo 15 luglio 2015” rappresentano un inedito nella storia delle relazioni industriali dei trasporti se correlati alla portata dei contenuti dell’accordo stesso.
Evidentemente qualcosa di non sufficientemente chiaro e contraddittorio nell’ipotesi di accordo e nell’intera vicenda c’è.
E se nei giorni subito successivi alla firma dell’accordo e comunque prima della sua applicazione sono sorti dubbi nei firmatari fino al punto da determinare un vero e proprio “ingorgo esemplificativo-chiarificatore”, cosa succederebbe o succederà se i singoli gestori di risorse di Ntv dovessero applicarla domani o dovranno applicarla il 1° ottobre 2015 ?
Siamo convinti che per evitare ulteriori disagi alle lavoratrici e ai lavoratori di Ntv, per scongiurare l’insorgenza di un potenziale contenzioso e per dissipare le tensioni sociali, debba essere riavviato il confronto per chiarire e correggere (dopo aver fatto un monitoraggio dell’andamento dell’applicazione della “solidarietà ” richiesto formalmente dalla FIT-CISL), le parti della “Ipotesi di accordo 15 luglio 2015” che, in così poco tempo, hanno fatto insorgere tanti dubbi e incertezze fino al punto da generare diversi chiarimenti che però, al momento, non sono ancora sufficientemente convincenti.
Da oggi, come FIT-CISL, come richiedono le previsioni del “Testo Unico sulla Rappresentanza”, siamo entrati a far parte del Comitato promotore del Referendum sulla “Ipotesi di accordo 15 luglio 2015”.
Affinché la “Ipotesi di accordo” possa essere modificata nelle parti che non vanno bene, è necessario che le lavoratrici e i lavoratori partecipino alla consultazione il 21, 22 e 23 luglio esprimendo voto contrario.
I punti che a nostro avviso vanno corretti sono stati evidenziati in più circostanze. Tuttavia, data la confusione che si è creata con la diffusione di interpretazioni e chiarimenti vari, li riassumeremo, in uno specifico comunicato, nelle prossime ore.
Roma, 20 luglio 2015
La Segreteria Nazionale
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