23 Novembre 2016
Nella giornata di ieri si è riunita a Roma, presso il Centro Studi della FIT-CISL Nazionale, la
Commissione Tecnica della Manutenzione Infrastrutture.
I numerosissimi interventi dei rappresentanti provenienti da tutte le regioni hanno principalmente
sottolineato un forte apprezzamento per la posizione assunta dalla FIT-CISL unitamente alle altre
OO.SS in merito all’attivazione delle procedure di raffreddamento per la definizione del CCNL e
del C.A. Fs e per garantire le necessarie tutele al personale che deve transitare in Mercitalia ed ai
lavoratori interessati da cambio appalto.
Dal dibattito è emerso un quadro complessivamente preoccupante in cui versa il settore determinato
da una carenza di personale divenuta insostenibile a cui RFI nei territori tenta di sopperire
ricorrendo ad azioni gestionali spesso in violazione delle regole convenute. Iniziative che
riguardano a titolo d’esempio il mancato rispetto della composizione minima delle squadre,
l’utilizzo costante del personale in trasferta tra nuclei e UM diverse, i turni di reperibilità banalizzati
e per giurisdizioni più ampie di quelle previste.
Malgrado l’evidente criticità , con maggiore frequenza vengono richieste al personale prestazioni
aggiuntive al già notevole carico di lavoro a cui è sottoposto, tra cui i “presenziamenti” degli
impianti e della linea per fronteggiare, oltre alle emergenze, situazioni di vario genere.
La mancanza di personale in primo luogo ed ingiustificati ritardi di carattere procedurale da parte
aziendale hanno consentito solo una parziale attuazione dell’accordo nazionale dell’8 luglio 2015
nonostante siano trascorsi ben nove mesi dall’effettiva entrata in vigore.
Ad oggi risulta ancora incompleta la copertura delle posizioni di Responsabile delle Unità
Manutentive e degli Specialisti Cantieri. Sono in numero rilevante le posizioni da Capo Tecnico da
regolarizzare e per quanto riguarda quelle da Tecnico risultano attivate sporadiche procedure per
l’individuazione di tali figure professionali.
In merito alle segreterie delle UM, permangono delle criticità e l’azienda non copre, in taluni
territori, le posizioni previste.
Criticità che si riscontra anche in altri ambiti, come quello del settore Tecnico Amministrativo, per
cui si rende necessario giungere in tempi brevi alla completa definizione dell’organizzazione del
lavoro e dei profili del personale impiegato così come previsto dagli impegni contenuti nel suddetto
accordo.
Tra le molteplici problematiche evidenziate, è stato dato risalto alla difficoltà di utilizzazione del
SIME che determina ripercussioni negative sull’organizzazione del lavoro.
Netta contrarietà è stata espressa nei confronti della disposizione aziendale che non attribuisce la
prevista indennità per le chiamate in reperibilità ricevute entro i 15 minuti dopo il termine della
prestazione ordinaria. Inoltre, per gli spostamenti per cui il personale è autorizzato all’uso del
proprio mezzo, risulta inadeguata la copertura assicurativa aziendale della polizza Kasko in caso di
incidente.
La commissione ha dato mandato alla Segreteria Nazionale di attivarsi per richiedere ad RFI la
prevista verifica sullo stato di applicazione dell’accordo e per dare rapida soluzione alle
problematiche evidenziate ad iniziare dal quella della mancanza di personale per cui è necessario
procedere ad un consistente piano di assunzioni.
In sede di detta verifica si dovrà dare corso anche ad una disamina inerente la Diagnostica
Nazionale, le Officine Nazionali e la struttura di Terminali e Servizi.