6 Marzo 2015
“Sono altissime le adesioni allo sciopero nazionale dei lavoratori dei porti e degli addetti ai servizi tecnico nautici con punte fino al 100%”. Lo riferiscono Filt Cgil, FIT-CISL e Uiltrasporti in merito alla protesta indetta unitariamente “contro la volontà del Governo di introdurre nei porti italiani norme liberiste con effetti degenerativi sulle tutele e sulla qualità del lavoro”.
“Secondo i dati raccolti – riferiscono le tre organizzazioni sindacali di categoria – adesioni del 100% e presidi e blocchi ai varchi di ingressi dei terminal nei porti di Venezia, Trieste Palermo Ancona ed a Ravenna, dove c’è stato un presidio di 500 lavoratori di fronte alla Prefettura. A Genova, dove il presidio in Prefettura ha interessato 400 lavoratori, l’adesione si attesta al 95%, come a Savona ed al porto di Gioia Tauro. A Napoli fermi il del 90% dei lavoratori con corteo e presidio come nei porti di Salerno e di Bari. A La Spezia ed a Cagliari stop al 70% delle attività “.
Secondo Filt, Fit e Uilt “l’adesione dei lavoratori deve spingere il Governo ad avviare un confronto vero con le parti sociali per un percorso di riforma dei porti partecipato e con il coinvolgimento del Parlamento, in caso contrario la giornata di oggi è solo l’inizio di un conflitto che potrebbe anche estendersi ad altri settori connessi ai porti”.