14 Febbraio 2013
One Billion Rising: un miliardo di persone insorgono per chiedere la fine della violenza sulle donne
Oggi, 14 febbraio 2013 – San Valentino – giorno dedicato all’amore diventa una giornata di ribellione di milioni di donne che insorgono per dire BASTA al femminicidio. In tutto il mondo, nei paesi che hanno aderito all’iniziativa, si svolgeranno canti e danze segno di libertà e ribellione.
Almeno una donna su tre nel mondo ha sofferto o soffrirà violenza nel corso della sua vita, e questo, in una popolazione che cresce veloce verso i 7 miliardi, significa un miliardo di donne.
L’iniziativa One Billion Rising che ha raccolto finora l’adesione di 202 Paesi, oltre a 5.000 associazioni, innumerevoli ong e istituzioni, è sintetizzata dallo slogan “Un miliardo di donne stuprate sono un’atrocità , un miliardo di donne che ballano sono una rivoluzione”. Coincide con il 15° anniversario della nascita di V-Day, l’ong fondata nel 1998 su iniziativa dell’autrice teatrale Eve Ensler che lavora in tutto il mondo per promuovere la dignità della donna attraverso il contatto con le singole realtà . La vita di una donna è continuamente in pericolo. “In India – ha raccontato Eve ensle – ho partecipato alle manifestazioni di indignazione seguite alla morte della ragazza di Delhi stuprata dal branco, e tante donne che marciavano mi hanno confessato commosse di sentirsi per la prima volta libere e unite. E mi sono resa conto di cosa significherebbe se un miliardo di donne in tutto il mondo si mostrassero al mondo libere e combattive, tutte insieme”. E la danza, forma di espressività spesso usata dalle donne africane, diventa espressione libera del proprio corpo, quindi ribellione. “Sarà qualcosa di mai visto prima”.
Le diverse manifestazioni potranno essere seguite dal vivo in streaming attraverso il sito dell’evento onebillionrising.org.
Mostriamo la nostra solidarietà , la nostra preoccupazione, il nostro impegno. Pretendiamo che il tema della sicurezza delle donne entri nell’agenda politica del nostro governo, di destro o sinistra che sia. Sia posto come tema ai tavoli contrattuali scrivendo regole precise e prevedendo sistemi di controllo nelle aziende.
E’ fondamentale destinare risorse economiche anche ai centri antiviolenza che, in Italia, rischiano la chiusura per mancanza di fondi! I centri sono oggi gli unici punti di assistenza per le migliaia di situazioni drammatiche vissute dalle donne in Italia. L’unione Europea ha calcolato che ogni Stato dovrebbe prevedere un posto letto per vittime di violenza ogni 10 mila abitanti. In Italia ne sarebbero necessari 6000: se ne contano invece solo 500! Che rischiano di diventare ancora meno per la scarsità di risorse.
Una società che lascia i propri cittadini in balia di se stessi è una società destinata a soccombere, muore insieme alle sue donne.
Tutte le donne e gli uomini della FIT CISL sono compatti a sostegno dell’iniziativa ONE BILLION RISING: liberiamo la società civile da uno dei più gravi segni di inciviltà che possano concepire.
Dipartimento Politiche Sociali