Venerdì 26 Aprile 2024 - 02:35

Uber, Masucci: Uber sempre più messo al bando nel mondo. L’Italia che fa?

Documenti

Documenti / Uber, Masucci: Uber sempre più messo al bando nel mondo. L’Italia che fa?
Documenti - Uber, Masucci: Uber sempre più messo al bando nel mondo. L’Italia che fa?

12 Dicembre 2014

“Si susseguono le notizie da vari paesi nel mondo che stanno mettendo al bando Uber, la app che offre un servizio simile a quello dei taxi, per concorrenza illegale e altre gravi irregolarità . L’Italia cosa aspetta a prendere provvedimenti analoghi?”, è quanto domanda Marino Masucci, Coordinatore nazionale della FIT-CISL per i taxi.

Prosegue Masucci: “Certamente il servizio offerto dai taxi va ammodernato e reso più vicino alle esigenze degli utenti, ma non è Uber la soluzione. India e Thailandia l’hanno già  messa al bando perché non garantisce la sicurezza dei passeggeri. L’India in particolare si è mossa dopo il caso di un autista di Uber con precedenti per stupro, il quale, dopo essere stato assunto dalla app, ha aggredito sessualmente una donna. Ora anche un tribunale spagnolo afferma che non ha le licenze necessarie per operare in Spagna e il Brasile si sta muovendo nella stessa direzione. La FIT-CISL si chiede se le istituzioni italiane aspettano incidenti per prendere iniziative a tutela degli utenti”.

Conclude il Coordinatore: “Ricordo che già  il 15 e 16 settembre scorsi si era tenuto a Bruxelles un raduno mondiale dei sindacati de trasporti che avevano lanciato l’allarme su questa app che non dà  garanzie di sicurezza ai propri utenti. Gli stessi sindacati avevano anche segnalato il rischio che Uber sia solo una testa di ponte, un esperimento per entrare in seguito anche in altri settori dei trasporti con le stesse modalità , ovvero senza regole. La FIT-CISL continuerà  a lavorare per far applicare le regole, che già  ci sono, a tutela di passeggeri e lavoratori”.

Login

Effettua il login con le tue credenziali per accedere a tutti i contenuti pubblicati sul sito.
Hai dimenticato la password?

Newsletter

Inserisci i tuoi dati per iscriverti alla newsletter di FIT-CISL.

Chi siamo e cosa facciamo dei tuoi dati personali? Il Titolare del trattamento e' FIT CISL, con sede in Via Antonio Musa, 4, 00161 Roma (RM), tutela la riservatezza dei tuoi dati personali e garantisce ad essi la protezione necessaria da ogni evento che possa metterli a rischio di violazione. Il Titolare ha nominato un Data Protection Officer (DPO) che puoi contattare se hai domande sulle policy e le prassi adottate. I dati di contatto del responsabile della protezione dei dati sono i seguenti: Protection Trade S.r.l. via G. Morandi 22 Itri 04022 Itri (LT), mail dpo_fitcisl@protectiontrade.it