8 Novembre 2010
Nella giornata di ieri si è tenuto l’incontro con la Dirigenza della Società Italferr. Tale incontro era stato richiesto con insistenza dalle OO.SS. per espletare la fase relativa all’informazione periodica come previsto dall’art.2, p.3.1.2, del Contratto Aziendale del Gruppo FS, in considerazione anche della necessità di focalizzare la situazione di Italferr alla luce del contesto economico italiano ed internazionale che registra una contrazione degli investimenti e quindi un significativo ridimensionamento dell’attività di progettazione e realizzazione delle infrastrutture ferroviarie e tramviarie. La responsabile R.U. di Italferr, ha illustrato la situazione del personale suddiviso per sesso e livelli di appartenenza nonché delle fuoriuscite di personale dalla Società ivi compresa la mobilità infragruppo. Da parte della Società è stata manifestata l’intenzione di prevedere la chiusura di alcune sedi, orientativamente nel corso del primo trimestre 2011, sia al fine di razionalizzare i costi sia in funzione del completamento delle opere commissionate. Inoltre è stata fatta una panoramica sulle attività attualmente svolte, sui progetti futuri che interessano anche l’estero e sulla formazione erogata e quella prevista anche in tema di salute e sicurezza sul lavoro ai dipendenti. Come FIT-CISL, rispetto all’ipotesi di chiusura di sedi periferiche, abbiamo manifestato la nostra contrarietà in quanto non si ravvisano elementi oggettivi che giustificano tale azione. In particolare, per quanto riguarda le sedi ubicate nelle aree del centro e del sud del Paese, anche alla luce del progetto che interessa Gioia Tauro, abbiamo sollecitato un ulteriore confronto di approfondimento. Anche per quanto attiene alle ipotesi di modifiche delle strutture organizzative abbiamo sollecitato l’avvio di un confronto specifico preventivo al fine di esaminare le ricadute sul lavoro. Rispetto ai provvedimenti che, a fine ottobre 2010, hanno interessato pochissimi quadri, nel sottolineare che le azioni poste in essere non riconoscono sufficientemente e correttamente il lavoro svolto dagli interessati, abbiamo sottolineato che oltre a non essere previsti dalla normativa contrattuale vigente, hanno determinato disagi e effetti negativi sul personale che da anni attende di veder riconosciuta la qualità dell’attività svolta.
Sulla questione dei lavori all’estero e della scelta ed utilizzo del personale ivi dedicato, è stato sollecitata, nell’ambito del prossimo incontro, la necessità di ben regolamentare il meccanismo. Preso atto dell’intenzione aziendale di non rinnovare i contratti a termine in scadenza al 31 dicembre 2010, abbiamo chiesto di conoscere – a breve – le quantità delle attività esternalizzate e le ore di straordinario effettuato per verificare eventuali possibilità di proroga. Per quanto attiene al Piano di Attività 2011/2013 della società si attiverà il confronto entro la fine del mese di gennaio 2011.
La Segreteria Nazionale