25 Giugno 2010
La privatizzazione di Tirrenia deve avvenire con la massima trasparenza e dialogo sociale. Un conto è la riservatezza in una situazione delicata, che deve essere garantita, altra è l’indifferenza rispetto alla altre molteplici sollecitazioni rivolte dai sindacati al Governo perché si impegni in un modo chiaro sulle questioni del lavoro che investono in primo luogo l’occupazione e i contratti. E’ quanto sostiene il Segretario Nazionale Marittimi della FIT-CISL Beniamino Leone.
Va assolutamente evitata -precisa il Segretario Generale della FIT-CISL Claudio Claudiani- la polverizzazione della vendita per “linee” di Tirrenia.
Grave appare -prosegue Claudio Claudiani- che venga adombrato dal Governo un piano B, si finirebbe così per far prevalere i giuochi trasversali che da mesi si consumano in questa delicata vicenda.
Rifiutiamo decisamente di trovarci di fronte al fatto compiuto -ribadisce Claudiani- chiamati in causa solo per gestire eventuali esuberi.
Pretendiamo -richiama Claudiani- un confronto reale sia con il Governo, sia con l’acquirente capace di mettere a fuoco le reali necessità di un trasporto marittimo efficiente che garantisca i collegamenti nevralgici soprattutto per le aree più fragili del Paese.
Non si può confidare sempre -conclude il Segretario Generale della FIT-CISL- sulla pazienza dei sindacati più responsabili e dei lavoratori, perché anche questa ha un limite che ormai è stato raggiunto. E’ il momento di scelte rigorose ed efficaci che tutelino il lavoro, assicurino qualità e affidabilità dei servizi, rafforzino il cabotaggio italiano in un quadro di garanzie per cittadini, imprese e lavoratori