8 Luglio 2010
Il negoziato intercorso fino al primo pomeriggio di oggi 8 luglio 2010 non è riuscito a realizzare l’intesa utile ad evitare lo stop di 24 ore di treni e autobus.
Le rigidità , spesse volte sfacciatamente strumentali, di Anav e Asstra, spesso affiancate da Federtrasporto, rispetto alla proposta sindacale presentata lunedì scorso, fa prefigurare nei fatti un disimpegno di queste Associazioni Datoriali rispetto alla firma del Protocollo del 14 maggio 2009, apposta in presenza del Ministro Matteoli.
Il Sindacato, lavorando sui testi unitari di controparte, ha presentato lunedì scorso una proposta vicinissima alle posizioni datoriali pur tenendo presente le giuste tutele sia nel capitolo relazioni industriali che in quello del mercato del lavoro.
Gli stessi rappresentanti dei Ministeri dei Trasporti Infrastrutture e del Lavoro e delle Politiche Sociali sono stati testimoni di questo oltre che aver potuto comparare i testi e le dichiarazioni al tavolo.
Il nostro obiettivo di chiudere al più presto i quattro punti contenuti nel Protocollo del 14.5.2009, trovando le giuste soluzioni agli aspetti economici pregressi per poi rapidamente aprire il rinnovo delle rimanenti parti dei contratti delle Attività Ferroviarie e degli Autoferrotranvieri non si è realizzato per la mancata volontà palese delle controparti.
Si ha sempre di più la sensazione che non sia il merito a costituire il discrimine delle questioni poste quanto invece una sorta di difesa di spazi di rappresentanza, peraltro non messi in discussione dal Contratto unico della Mobilità , che non sostanziano i motivi del rifiuto della proposta discussa rispetto agli stessi interessi delle Aziende “rappresentate”.
Gli italiani dovranno, nostro malgrado, subire uno sciopero in pieno luglio grazie ad un atteggiamento irresponsabile che gli stessi rappresentanti dei due Ministeri hanno avuto modo di constatare nel corso di tutte le riunioni.
Il Sindacato, nel confermare lo sciopero, avendo profuso ogni sforzo per evitare questo ulteriore disagio ai cittadini, coerentemente con la grande responsabilità e con il grande equilibrio espresso, ritiene comunque che una azione più incisiva di Governo, Enti Locali e Confederazioni Datoriali può e deve favorire la rapida soluzione della vertenza per la quale è disponibile a lavorare anche nelle stesse ore dello sciopero.
Roma, 8 luglio 2010