31 Gennaio 2024
La legge di bilancio 2024 (L. 213/2023), entrata in vigore il 1° gennaio scorso, pur non contenendo disposizioni di grande rilievo per il trasporto pubblico locale, prevede degli interventi da evidenziare, che sono di diretto interesse dell’Area Contrattuale Mobilità /TPL.
Per quanto riguarda il tema delle risorse e del sistema di finanziamento in essere, attraverso la ripartizione delle risorse del Fondo Nazionale Trasporti alle Regioni, non si riscontrano azioni volte a prevedere un sistema di adeguamento automatico delle risorse del Fondo all’indice inflattivo, né tantomeno di incremento dello stesso, nonostante gli interventi in tal senso posti in essere e sostenuti come Fit in diverse audizioni e in altre occasioni: interventi questi che rimangono una priorità, insieme alla rimodulazione dei costi standard e degli adeguati livelli di servizio, che come noto, prevedono penalizzazioni economiche insostenibili per le regioni, nell’ambito della sempre più necessaria riforma dell’intero sistema Tpl.
Di converso, allo stesso tempo, nonostante l’azione del Governo di riduzione delle risorse di tutti i Ministeri, non si riscontrano fortunatamente, riduzioni dei capitoli di spesa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, destinati al finanziamento del settore.
Seppur non qualificabili come interventi destinati direttamente al settore, nella citata legge di Bilancio, una posizione di rilievo si riconosce nei confronti del finanziamento per investimenti (art. 1 commi da 464 a 469), secondo il quale vengono assegnati alle Regioni a statuto ordinario contributi per investimenti diretti nel limite complessivo di 50 milioni di euro, per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028.
Gli investimenti finanziati sono quelli volti alla realizzazione di una o più opere pubbliche per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio, nonché, per quanto di pertinenza del settore, per interventi di viabilità e per la messa in sicurezza e lo sviluppo di sistemi di trasporto pubblico, anche con la finalità di ridurre l’inquinamento ambientale, per la rigenerazione urbana e la riconversione energetica verso fonti rinnovabili. Finanziamenti per investimenti che sono ripartiti alle Regioni secondo quanto indicato nelle tabelle, art. 1 comma 464.
Si segnala poi la misura contenuta nell’art. 1 commi 2-6, che prevede l’aumento di 600 mln di euro per il 2024 per il Fondo per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità, di carburanti e di abbonamenti ai servizi di TPL (art. 1, comma 450 L. n. 197/2022), che finanzia la ex Social card, ora detta Carta dedicata a te.
Infine, sempre l’art. 1 al comma 277 prevede il rifinanziamento di investimenti e infrastrutture tra cui, per quanto riguarda il settore, 265.400,00 euro per il 2024 per il ripristino dell’impianto delle funivie di Savona, nonché 20 mln per ciascuno degli anni 2024 e 2025 e 40 mln per ciascuno degli anni dal 2026 al 2038 per la realizzazione delle linee metro di Milano M4 e M5.
Come Fit, oltre all’azione contrattuale volta a giungere ad un rinnovo del CCNL attraverso l’adeguamento dell’intero corpo delle norme contrattuali, proseguiremo con la nostra azione finalizzata a promuovere la riforma del settore, volta ad avere risorse e regole certe di funzionamento dello stesso, condizioni indispensabili per tutelare al meglio la condizione delle lavoratrici e dei lavoratori, sia dal punto di vista normativo che retributivo.