23 Ottobre 2019
Si è svolto oggi il programmato incontro con R.F.I. sul processo Circolazione ed in particolare sulle proposte aziendali riguardanti le SALE BLU e le Informazioni al Pubblico nei Grandi Impianti.
Sale Blu che hanno visto in 8 anni (2011’2019) raddoppiare i volumi degli interventi e delle chiamate. Oggi si attestano sulle 10.000 / anno e scontano un progressivo peggioramento dei tempi di attesa, ben superiori ai 3 minuti, incidendo negativamente sul livello della qualità offerta. Per questo RFI intende strutturare una Sala Blu Nazionale dedicata, in grado di rispondere con celerità e puntualità ad oltre 15.000 chiamate. Su richiesta del Sindacato il Direttore ha confermato l’intenzione di attivare una specifica ricerca di mercato per l’assunzione di nuovo personale con conoscenza delle lingue e con la necessaria attitudine all’assistenza ed all’informazione alla clientela. Ciò, a detta dell’Azienda, non produrrà alcuna ricaduta occupazionale sui territori, ma implementerà il servizio oggi offerto;
Informazioni al Pubblico, dove la Società risulta impegnata nell’ammodernamento tecnologico delle strutture al fine di migliorare la qualità del servizio. Una qualità che, anche in questo caso, non può prescindere dalla conoscenza della lingua inglese e dell’informatica. Per questo, riconoscendo la peculiarità dell’attività e l’importanza nel rapporto con i clienti, RFI sta valutando un possibile sviluppo professionale rispetto al precedente livello “C” definito nell’accordo nazionale del Novembre 2017 per gli operatori dei Grandi Impianti.
Le OO.SS. hanno in premessa ribadito la necessità che le Sale Blu, sia a livello nazionale che regionale, siano dotate di un modello quantitativo e qualitativo (di personale) definito a livello nazionale e discusso a livello di U.C., così come previsto dal contratto e delle vigenti relazioni sindacali, partendo dalle attività e dalle professionalità necessarie. Lo stesso dicasi per lo sviluppo professionale degli addetti alle I.a.P. riconsiderando quanto a suo tempo definito stante l’evoluzione e lo sviluppo di
questa attività .
A proposito dell’accordo nazionale sulla Circolazione le OO.SS. hanno ribadito la richiesta di una verifica puntuale dell’accordo del 20 novembre 2017, soprattutto rispetto ai temi tutt’ora irrisolti ed ai ritardi nella sua attuazione. Ciò sta creando seri problemi sui territori, soprattutto in tema di risorse e di carichi di lavoro, questi ultimi decisamente cresciuti per l’aumento dei treni circolanti ed il considerevole numero di interruzioni, soprattutto nel periodo notturno.
I posti di sussidio in sala restano vacanti, le economie sugli Impianti proliferano al pari delle iniziative unilaterali nei territori.
A questo si aggiungono i temi del “perimetro” delle sale CCC, in particolare dove si è ulteriormente accentrata l’attività delle Stazioni di linea, i temi della logistica, la graficazione delle pause ai Videoterminali, la corretta attribuzione dell’Indennità di Sala ai facenti funzione.
È evidente che l’assenza di un confronto costante, di risposte certe alle problematiche evidenziate e di accordi esigibili sta creando un preoccupante aumento della conflittualità , come dimostrano le ultime dichiarazioni di sciopero regionali. Urge, pertanto, riprendere il dialogo ed affrontare seriamente le criticità .
RFI, preso atto delle richieste sindacali di un serrato confronto, ha comunque assicurato che:
a) presenterà a stretto giro il modello organizzativo delle Sale Blu, concordando con il Sindacato le ricadute sul personale, a partire dai livelli professionali necessari allo svolgimento dell’attività .Altrettanto dicasi per le Informazioni al Pubblico;
b) riconsidererà l’attuale mancato riconoscimento dell’Indennità di Sala al personale in funzioni superiori con conferimento dell’incarico di Regolatore della Circolazione (DCO’DMO’DC);
c) presenterà l’evoluzione degli aspetti logistici;
d) formalizzerà negli RDS di sala CCC le pause ai videoterminali cosi come da accordo nazionale
e) per ciò che attiene Trieste, la Società formalizzerà la microstruttura di Programmazione – Area Circolazione Ve/Ts non ravvisando elementi per l’istituzione della una struttura di Gestione Operativa.
Le OO.SS. hanno ribadito che per quanto concerne la logistica, la stessa va riconosciuta in virtù del recupero psicofisico del lavoratore e non come sosta dello stesso.
Ritengono, inoltre, che l’attuale consistenza del personale non sia confacente alle reali necessità , soprattutto in considerazione del previsto percorso relativo al ricambio generazionale.
Per ciò che attiene Trieste, è inderogabile la formalizzazione di una Gestione Operativa alla stregua di tutte le altre Strutture Regionali.
Le parti hanno condiviso di rivedersi il prossimo 5 novembre per proseguire il confronto sui temi odierni.
Roma, 22 ottobre 2019
Le Segreterie Nazionali